Le coagulopatie o malattie emorragiche sono delle patologie ematologiche caratterizzate da una alterazione del meccanismo di coagulazione del sangue.
Il processo di coagulazione del sangue richiede l’intervento di diverse proteine il cui effetto è arrestare il sanguinamento. La mancanza parziale o totale di uno o più di questi fattori può provocare la comparsa di emorragie che possono variare da lievi (sanguinamenti dal naso, del cavo orale, sangue nelle urine) a gravi (emorragie pericolose per la vita come le emorragie del sistema nervoso centrale, del tratto gastrointestinale o del cordone ombelicale) ed emorragie potenzialmente disabilitanti come ematomi ed emartri.
Classificazione delle Coagulopatie
Possiamo classificare le coagulopatie in due tipi
- Coagulopatie Congenite
- Coagulopatie acquisite
Coagulopatie Congenite |
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1) Deficit del fibrinogeno | |
2) Deficit protrombina | |
3) Deficit fattore V | |
4) Deficit fattore VII | |
5) Deficit fattore VIII | Emofilia A e Malattia di von Willebrand |
6) Deficit fattore IX | Emofilia B |
7) Deficit fattore X | |
8) Deficit fattore XI | Emofilia C |
9) Deficit fattore XII | Malattia di Hageman |
10) Deficit fattore XIII |
Coagulopatie acquisite |
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1) Deficit sintesi epatica: Epatopatie o avitaminosi K o Malattia emorragica del neonato |
2) Inibitori: anticorpali o non anticorpali |
3) Coagulazione intravasale disseminata (CID) |
4) Iperfibrinolisi patologica |